A Blevio uno striscione celebra i tre successi dell’Aurora ai Tricolori di Corgeno Vergiate. Clarissa Longoni nell’Elba Ragazze, Serena Mossi nell’Elba Cadette e Simeon Caccia (tim. Anita Roncoroni) nel singolo Juniores. Iniziamo con Clarissa Longoni una serie di interviste per raccontare sul nuovo portale Ficsf.it la storia di alcuni campioni delle società italiane.
Due grandi gare a Corgeno: l’oro tra le Ragazze e il bronzo tra le Juniores. Cosa rimane di queste due finali a due mesi di distanza?
“Alla partenza della finale del singolo ragazze ero molto tesa, ma ero determinata a vincere; una volta partite ho subito pensato di mettermi davanti e di restarci, sinceramente ero preoccupata che Federica potesse raggiungermi perché ho notato che era partita piuttosto grintosa rispetto alle scorse gare, e non avevo intenzione di farmi raggiungere!
Arrivata alla fine mi sono distaccata e non ho smesso di remare fino a che non sono stata sicura di aver tagliato il traguardo! Vincere questi campionati mi ha permesso di raggiungere un obbiettivo che mi ero prefissata nel 2015 dopo aver vinto nel doppio Cadette, ovvero di vincere in singolo per dimostrare a me stessa e agli altri quanto valgo. Sono felice di aver potuto regalare questo titolo all’Aurora Blevio che mi ha accolta quest’anno in una grande famiglia. Nel singolo junior sono partita determinata ad arrivare a podio, anche se ero consapevole che più in alto del terzo gradino sarebbe stato difficile arrivare poiché le mie avversarie erano molto forti, non ostante ciò sono è stata una bella gara e sono soddisfatta così”.
Due belle performance che hanno poi significato la convocazione, con i colori della Lombardia, per l’Europeo.
“Un’ottima occasione per confrontarsi con altre nazioni anche per noi che facciamo fisso: mi piace pensare al fatto che pur non parlando la stessa lingua i qualche modo si riesca ad instaurare un legame grazie a questo duro ma splendido sport. Sono molto sorpresa di aver questa coppa europa sinceramente non me l’aspettavo e per questo devo ringraziare Greta Martinelli, Greta Banfi e Arianna Bini che non hanno mai mollato nonostante fosse una gara impegnativa dato che erano tre chilometri invece di mille o millecinque come al solito. E’ stato molto bello poter fare una gara con loro, specialmente con Greta Martinelli che è una mia grande amica che stimo molto”.
Qual valore ha avuto l’allenamento? E’ stato facile coniugarlo con tutti i suoi impegni?
“Gli allenamenti per questa stagione sono stati abbastanza impegnativi specialmente a luglio e agosto dato che dovevo dividermi tra lo stage che facevo nella cucina di un ristorante e gli allenamenti, perciò a volte era un po’ pesante ma grazie all’ospitalità e all’aiuto dei miei compagni e del mio allenatore Enrico Pizzotti sono riuscita a farcela e a raggiungere gli obbiettivi prefissati. A questo proposito vorrei ringraziare tutte le persone che mi sostengono sempre e che mi fanno il tifo a squarciagola alle gare, per me è molto importante avere il loro sostegno perché so che devo dare il meglio e non posso deluderli”.
Come è perché ti sei avvicinata al sedile fisso? Avevi praticato altri sport?
“Mi sono avvicinata al mondo del canottaggio grazie al progetto “Rema con la Scuola” che permetteva agli studenti di provare questo sport al posto della solita lezione di educazione fisica. Questo è successo nel 2014 quando ero in terza media con la Falco della Rupe Nesso, al momento non praticavo alcuno sport dato che in passato ho fatto nuoto, judo e palla nuoto ma non mi hanno appassionato un granché, ho voluto provare a remare, la cosa non mi dispiaceva e ho iniziato questa avventura. Ho trascorso tre splendidi anni alla Falco Rupe nella quale ho vinto il doppio cadette con giada Castelnuovo e poi sono passata all’Aurora Blevio”.
Aurora Blevio: cosa la identifica nel panorama delle società FICSF?
“A mio parere l’Aurora Blevio ha un grande potenziale perché è composta da persone unite che ci tengono a questa Canottieri, è una cosa che ho notato quando a giugno c’è stata un’alluvione e la Canottieri è stata praticamente distrutta. In quei giorni tutti i componenti della canottieri, sia atleti che allenatori e anche i nostri famigliari, dagli adulti ai bambini, abbiamo lavorato e fatto squadra per poter salvare il salvabile, e nonostante questa disavventura ci siamo rialzati e abbiamo fatto tutti un’ottima stagione. Questo per me è lo spirito di una canottieri: essere uniti e non arrendersi davanti alle difficoltà. Io credo che l’Aurora Blevio sia una società che può dare molto al mondo del canottaggio a sedile fisso”.
Per il prossimo anno quali obiettivi ti porrai?
“Nel 2018 non mi dispiacerebbe ripetere una stagione come quella appena trascorsa, però vorrei provare anche scorrevole, dato che mi piace provare questo sport in tutte le sue forme. Sicuramente continuerò a fare fisso per l’Aurora Blevio”.
Clarissa Longoni, a parte lo Sport, quali passioni ha?
“Frequento l’istituto alberghiero al centro studi Casnati di Como dato che l’altra mia passione oltre al Canottaggio è la cucina. Spesso porto dei dolcetti o delle torte che distribuisco in giro alle gare. Tempo libero non ne ho molto dato che la scuola e gli allenamenti mi impegnano abbastanza, quel poco che ho lo trascorro o riposando o, se riesco, uscendo con gli amici”.