Un titolo italiano nel Gozzo femminile con a bordo due sorelle (Arianna e Martina Moscatelli), un fratello e una sorella (il timoniere Riccardo e Federica Fossa), la capovoga e pluricampionessa Ilaria Bavazzano. Per il Club Sportivo Urania, la vittoria maturata alla Spezia è un sogno che diventa realtà, rivissuto attraverso quest’intervista ad Arianna, la più giovane.
“Quando mi sono resa conto, al secondo giro di boa, che effettivamente potevamo vincere, ho provato un insieme di emozioni che mi hanno accompagnato fino alla premiazione, anche perché ogni persona che si congratulava con noi mi rinnovava questa sensazione. Ero incredula e meravigliata da questa vittoria. All’arrivo, mi sono commossa vedendo mio padre Roberto, nostro tecnico, buttarsi in acqua e abbracciarci una a una e complimentandosi. Tutti questi attimi sono stati immortalati dalla telecamera di mio nonno Aldo, che spesso ci segue con la sua passione per le riprese”.
Il valore aggiunto per Arianna è rappresentato dal primo successo tricolore. “È stata la mia prima vittoria italiana come vogatrice e me la porterò per sempre nel cuore”.
Ecco la presentazione dell’equipaggio. “Le mie compagne di barca sono diverse l’una dall’altra. La capovoga, Ilaria, è il punto di riferimento di tutte noi: ci insegna tutto ciò che sa e ci sprona sempre a fare il meglio, è come se fosse un secondo allenatore. Questo ha i suoi aspetti positivi e negativi. Federica è la compagna sempre pronta a scherzare ma che sa diventare molto seria e determinata durante gli allenamenti; con Martina è diverso dato che abbiamo un rapporto di odio e amore, che spesso in barca porta a piccoli ma frequenti battibecchi che finiscono in risate di tutti, per fortuna. Infine c’è Riccardo, un grande timoniere, che riesce sempre a trasmetterci la carica giusta per affrontare allenamenti e gare, su di lui non trovo lati negativi”.
Una vittoria del Club Sportivo Urania, una vittoria di famiglia. “Credo che si provi il doppio della gioia: sono contenta per mia sorella, non mi sembra vero aver vinto un titolo così importante con lei. Per mio padre sono stata contentissima, spero di averlo reso ancora più orgoglioso di noi”.
Un titolo italiano costruito con notevole attenzione ai dettagli. “Mi sono allenata con impegno dal primo giorno della stagione e, come al solito, ho incrementato il numero degli allenamenti nella stagione estiva per arrivare al massimo della forma in corrispondenza con i campionati italiani”.
Ecco il momento in cui il Club Sportivo Urania inizia a credere nella possibilità di vincere. “Sinceramente tutto questo non lo avrei mai pensato a giugno, ma nemmeno a luglio. Forse abbiamo iniziato a crederci alla gara prima degli Italiani, a Moneglia, quando abbiamo visto che il distacco dalle prime era diminuito dalle gare scorse”.
Il filo di Arianna si riannoda per tornare agli inizi. “Mi sono avvicinata al canottaggio a sedile fisso grazie a mio papà. Lui allenava e aveva praticato questo sport in passato e così ho deciso di provare. Sì, in passato ho praticato alcuni sport tra cui ginnastica artistica e pallavolo”.
Club Sportivo Urania. “E’ una grande società nella quale sono presenti valori che credo la differenzino dalle altre società: l’unione del gruppo, il divertimento, la determinazione e il saper dividere i momenti seri dai momenti in cui ridere e scherzare. Forse sono un po’ di parte perché mio padre mi ha sempre trasmesso questi valori nei quali crede; per me è come una seconda famiglia”.
Arianna frequenta il quarto anno di Liceo Scientifico Sportivo al Martin Luther King. “Devo dire che riesco a conciliare abbastanza bene scuola e sport sia perché i miei genitori sono esigenti, ma soprattutto perché pretendo molto da me stessa. Mi piace passare il tempo con le mie amiche e i miei amici in qualunque modo, anche andando a ballare nei week-end, o con il mio ragazzo che che condivide la mia stessa passione sportiva e quindi comprende il tempo da me dedicato al canottaggio”.