Viveva a Porta a Mare e quindi naturale il legame con la barca Verde del Palio di San Ranieri e con la società di canottaggio Giacomelli. Il canottaggio una passione giovanile che lo portò anche nell’equipaggio del galeone delle Repubbliche marinare. Era il 2003 quando Gennaro D’Archi entrò nella rosa rossocrociata per l’edizione che si svolse a Venezia. Era un galeone che ripartiva da zero grazie a campioni indiscussi come Leonardo Pettinari, Lorenzo Bertini e Matteo Stefanini e che si stava preparando alla vittoria del 2006 che interruppe un digiuno di 13 anni. D’Archi poi era sulla Verde della regata di San Ranieri che in quegli anni provava ad interrompere il dominio della Celeste di Santa Maria.

“Non possiamo che esprimere il nostro cordoglio e soprattutto la vicinanza alla moglie ed al figlio – dichiara Luca Gagetti, delegato provinciale della federazione canottaggio a sedile fisso – per questa tragedia che ha colto tutti all’improvviso. Gennaro era un ragazzo che amava il canottaggio e la sua società Giacomelli e che aveva anche avuto il grande onore di entrare nella rosa del galeone delle Repubbliche marinare. Un lutto per tutto il canottaggio pisano”.

Il presidente Marco Mugnani e tutto il Consiglio Federale si uniscono al cordoglio.